Il 2 maggio 2024 il presidente degli Stati Uniti d’America Biden ha ampliato l’area del San Gabriel Mountains National Monument: 105mila acri in più per proteggerne la storia culturale, le caratteristiche geologiche e la diversità ecologica. San Gabriel Mountains è infatti stato designato monumento nel 2014 dall’allora Presidente Obama per preservarne l’ecosistema minacciato dal turismo di massa. L’espansione proteggerà Bear Divide, un canyon su una cresta in California che viene utilizzato dagli uccelli migratori mentre si dirigono dall’America Centrale verso l’Artico. Preserverà l’habitat per gli orsi neri, i leoni di montagna, i coyote e i cervi muli, insieme a specie rare e in via di estinzione, tra cui la pecora bighorn di Nelson, le rane di montagna dalle zampe gialle.
Negli Stati Uniti i Monumenti nazionali vengono istituiti direttamente dal presidente degli Stati Uniti d’America; il primo monumento nazionale dichiarato fu la Torre del Diavolo per opera di Theodore Roosevelt nel 1906 attraverso l’Antiquities Act, la legge che fornisce una protezione giuridica per le risorse culturali e naturali di interesse storico o scientifico sui terreni federali. L’area di San Gabriel Mountain non è solo importante dal punto di vista della biodiversità ma è anche patria di diverse culture indigene. Per migliaia di anni popoli come i Kizh, i Tongva, i Chumash Kitanemuk, Serrano e i Tataviam hanno vissuto in questa zona. Oggi i loro discendenti continuano a utilizzare l’area per scopi cerimoniali e per la raccolta di piante tradizionali importanti per la lavorazione del vimini, il cibo e la medicina.
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Fonte: US Forest Service; foto di Pexels
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