11.000 ettari di terreni agricoli abbandonati in tutta Italia sono stati restituiti alla produttività e messi a disposizione di nuovi agricoltori che se ne prendano cura, con particolare incentivo per i giovani.
L’iniziativa è nata per rimettere in circolazione terreni agricoli fermi a causa di operazioni fondiarie fallite o per i quali è stata pronunciata una sentenza di risoluzione contrattuale. Appartengono alle Regioni, alle provincie autonome, all’Istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare (ISMEA) o ad altri enti pubblici e rappresentano una vasta gamma di tipologie agricole, da grandi appezzamenti a piccole vigne o campi di seminativi. Il grande archivio è stato organizzato dalla Banca Nazionale delle Terre Agricole (BTA) istituita nel 2016 ed è online con schede tecniche dettagliate e aperte alle manifestazioni di interesse di nuovi soggetti che si vogliano mettere in gioco. I terreni agricoli sono offerti con condizioni di accesso agevolate ai mutui per i giovani agricoltori, facilitando l’ingresso delle nuove generazioni nel settore agricolo e garantendo la possibilità di costruire piani di ammortamento delle spese per un periodo fino a trenta anni a tassi controllati.
Le agevolazioni sono pensate per i giovani imprenditori che decidono di creare per la prima volta un’azienda agricola, in qualità di impresa con la maggioranza assoluta di amministratori di età compresa tra i 18 e i 41 anni. Per quanto riguarda il costo del terreno questo potrà essere ridotto di un quarto rispetto al valore fissato per il primo tentativo di asta ed essere assegnato in un secondo o terzo tentativo a prezzi fortemente ribassati.
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