Il ministero dell’Ambiente della Repubblica del Congo ha ordinato la totale sospensione delle attività di Metssa Congo, filiale dell’indiana Metssa che produce piombo per l’esportazione, a causa dei rischi causati all’ambiente e alla salute dei residenti dai suoi impianti di riciclaggio, situati a 50 metri da una scuola.
La chiusura è arrivata dopo la pubblicazione del rapporto “All’ombra delle industrie nella Repubblica del Congo”. Il documento, stilato da Amnesty International, infatti denunciava diversi casi di fuoriuscite di petrolio sul suolo e sulle sorgenti d’acqua, ed emissioni di fumo da forni di alluminio e piombo legati alle attività di due compagnie petrolifere e di una società di riciclaggio nelle aree di Pointe-Noire e Kouilou. Emissioni che stanno causando problemi di salute alle popolazioni locali. A Vindoulou, alla periferia di Pointe Noire, un collettivo di residenti si lamenta da anni del fumo che esce dalla fabbrica Metssa Congo, un impianto di riciclaggio situato di fianco a una scuola. Questa filiale del gruppo indiano produce in particolare barre di piombo per l’esportazione. Nel marzo 2023 sono stati prelevati campioni di sangue a 18 persone che vivevano nei pressi della fabbrica che sono stati fatti analizzare da un laboratorio indipendente con il contributo di Amnesty International. Tutti presentavano livelli di piombo ben al di sopra del livello ritenuto sicuro dall’Organizzazione Mondiale della Salute. Il governo del Congo ha deciso quindi di intervenire bloccando definitivamente l’attività dell’azienda.
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Fonte: Africa News; Amnesty International; foto di Kudra Abdulaziz
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