Il Ministero federale dell’Istruzione e della formazione professionale del Pakistan ha approvato il “Curriculum per l’educazione religiosa” che abolisce l’obbligatorietà di dover seguire gli studi islamici per gli studenti dalla prima elementare alla scuola superiore.
La notifica annunciata ufficialmente dal governo riguarda il percorso educativo degli studenti pakistani che appartengono a religioni diverse dall’Islam e che potranno seguire dei percorsi più generici e non coercitivi per sviluppare l’educazione religiosa e morale. D’ora in poi, gli studenti non dovranno più necessariamente studiare il Corano e impararlo a memoria come una materia scolastica obbligatoria che influiva sui voti e sulla promozione. “Dal 2004 lavoriamo sul tema dell’educazione religiosa per gli studenti delle minoranze”, ha dichiarato Anjum James Paul, insegnante a capo dell’Associazione degli insegnanti delle minoranze pakistane. “Dopo una lotta durata 20 anni in cui ci siamo appellati a diversi organismi, istituzioni, governi e alla Corte Suprema, il governo pakistano ha finalmente riconosciuto questo diritto. Siamo grati alla Segreteria del Consiglio Nazionale e a tutte quelle organizzazioni che, come noi, si impegnano a garantire che tutti gli studenti abbiano uguali diritti e opportunità senza discriminazioni e che il pluralismo sia preservato. Secondo l’articolo 22 della Costituzione pakistana nessuna persona che frequenta un istituto scolastico è obbligata a ricevere un’istruzione religiosa, a partecipare a cerimonie religiose o a seguire un culto religioso diverso dal proprio. Il governo in Pakistan deve proteggere questo articolo al fine di eliminare ogni forma di intolleranza”.
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Fonte: Ministry of Federal Education of Pakistan; Fides; foto di Alena Darmel
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