L’Italia conferma di essere ancora la prima per economia circolare tra i Paesi dell’Unione europea.
Le performance di circolarità delle 5 maggiori economie dell’UE sono state comparate usando i nuovi indicatori della Commissione europea che analizzano cinque principali dimensioni: produzione e consumo, gestione dei rifiuti, materie prime seconde, competitività e innovazione, sostenibilità ecologica e resilienza. L’Italia è prima con 45 punti complessivi, seguita da Germania (38), Francia (30) Polonia e Spagna (26). I risultati italiani sono dovuti prevalentemente al risultato raggiunto nella gestione dei rifiuti.
In cima alla classifica per il riciclo dei rifiuti in Europa, l’Italia ha registrato un tasso del 72% mentre i restanti grandi Paesi dell’Unione registrano performance inferiori alla media UE (58%). La Germania, in seconda posizione, raggiunge un tasso di riciclo di tutti i rifiuti del 55%. Record italiano anche per lo smaltimento dei rifiuti di imballaggio che nel nostro Paese ha raggiunto il 71,7%, l’8% in più della media UE27 (64%). La produttività delle risorse in Italia ha generato inoltre 3,7 euro di PIL per ogni chilo di risorse consumate, +2,7% rispetto a 4 anni prima, confrontata con la media UE è di 2,5 euro/kg.
Per ciò che concerne il tasso di utilizzo circolare di materia, cioè il rapporto tra l’uso di materie prime seconde generate col riciclo e il consumo complessivo di materiali, l’Italia conferma la sua posizione di leadership con un valore pari al 18,7%. Ottimi risultati, inoltre, nelle dimensioni della produzione e consumo e della competitività e innovazione.
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Fonte: Circular Economy Network; foto di Eugene Golovesov
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