L’orice cornuto a scimitarra (Oryx dammah), chiamato anche orice del Sahara, è la prima specie ad essere stata declassata nella lista di animali da conservare dell’International Union for Conservation of Nature (IUCN) extint in the wild, invertendo il processo di estinzione che lo stava facendo sparire.
Un tempo diffuso in tutto il Nord Africa, la sua popolazione subì un crollo drastico a causa della siccità prolungata e alla caccia per le sue lunghe e pregiate corna e per la carne. Nel 2000 la specie fu dichiarata estinta in natura e da allora rimase presente solo in cattività. Oltre 220 istituzioni zoologiche diedero vita ad un programma globale di riproduzione e nel 1985 un progetto di recupero guidato dallo Zoological Society of London e dal Sahara Conservation Fund incominciò a studiare un programma di lunga scadenza per la sua reintroduzione in natura. Nel 2016, 21 orici dalle corna a sciabola furono restituiti allo stato selvatico in Ciad in un’area protetta. Circa sei mesi dopo il rilascio, il primo cucciolo di orice dalle corna a sciabola nacque in natura dopo più di 30 anni, avviando un processo che oggi ha portato alla nascita di 510 orici dalle corna a scimitarra selvatici.
Uno studio pubblicato sulla rivista Science, ha dimostrato che il lavoro degli zoo di conservazione ha ottenuto il risultato di invertire l’estinzione, riuscendo a verificare il recupero di 95 esemplari di animali e piante estinti che dal 1950 sono sopravvissuti grazie alle pratiche di conservazione e alle cure della scienza.
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Fonte: Zoological Society of London; Sahara conservation; foto di Stanislav Ferrao
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