La componente di presenze irregolari in Italia è in calo ed è accompagnata da un minore abusivismo lavorativo e precarietà socioeducativa.

Nel 2023 sono 5 milioni e 775mila gli stranieri presenti in Italia, 55mila in meno rispetto alla stessa data del 2022; 458mila sono irregolari contro i 506mila dell’anno precedente. Il calo degli irregolari è dovuto a diversi fattori legati alla maggiore disponibilità di lavoro e all’avanzamento delle regolarizzazioni attuate nel 2022 a completamento delle procedure di “emersione 2020”. Particolarmente significativa la riduzione dei regolari non residenti, il cui numero è sceso da 293mila a 176mila (-117mila).

Il 2023 ha segnato il record storico delle assunzioni di personale immigrato nel nostro Paese, con 1.057.620 di nuove persone inserite nel mondo del lavoro dalle imprese italiane. Sul fronte scolastico, il numero degli alunni provenienti da famiglie immigrate nelle scuole italiane è tornato a crescere, con 872.360 presenze nell’ultimo anno scolastico censito. Il ritmo di scolarizzazione dei figli di stranieri in Italia lascia presumere che, in circa 10 anni, si giungerà ad avere un milione di alunni facenti parte di nuclei familiari stranieri. Tra questi, i nati in Italia rappresentano oggi il 67,5% degli alunni con cittadinanza non italiana. I dati sono riportati nel XXIX Rapporto sulle migrazioni 2023, elaborato da Fondazione ISMU ETS (Iniziative e Studi sulla Multietnicità).

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Fonte: Fondazione ISMU; Anpal; foto di Tima Miroschnichenko