Per non perdere i dialetti, un tesoro nazionale ancora radicato in Italia ma a rischio di estinzione, è nata la più grande banca dati digitale dedicata allo studio, alla documentazione e alla ricerca sui dialetti e le lingue minoritarie parlate nelle regioni del Nord Italia.
Una raccolta di migliaia di registrazioni audio in 18 dialetti e lingue minoritarie, registrata dalle persone comuni, nelle scuole e attraverso il sistema del crowdsourcing, che incoraggia la partecipazione attiva dei residenti nei territori. Il progetto “AlpiLinK – Lingue Alpine in contatto” coinvolge cinque università italiane: Torino, Valle d’Aosta, Verona, Trento e Bolzano.
Sono oltre 200 mila le registrazioni raccolte dal 31 dicembre 2023, grazie al contributo di 1731 persone. L’obiettivo è dare un contributo significativo alla conoscenza dei dialetti e sperimentare un nuovo modello partecipativo di ricerca che si basa sul coinvolgimento dal basso. Tutte le persone che parlano un dialetto possono infatti contribuire direttamente alla ricerca attraverso il sito di AlpiLinK partecipando in pochi minuti all’audio-sondaggio dedicato in cui viene proposto all’utente di utilizzare il proprio dialetto o la propria lingua per descrivere cosa accade in una scena o per tradurre le frasi o parole indicate. Le varietà linguistiche interessate dal progetto sono friulano, veneto, trentino, ladino, lombardo, piemontese, francoprovenzale, occitano, walser, cimbro, mòcheno, sappadino, saurano, timavese, tirolese, resiano, tedesco e sloveno della Val Canale. I dati raccolti sono elaborati e catalogati da 26 ricercatori degli atenei coinvolti nel progetto e resi accessibili in modo gratuito online.
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