Per la prima volta in Italia è stata utilizzata una tecnica chirurgica in grado di rimuovere i tumori cerebrali profondi senza danneggiare il cervello e in modo mininvasivo.
La nuova tecnica prende il nome di chirurgia transulcale ed è stata adottata con successo dall’ospedale di Cremona, come spiega il dottor Antonio Fioravanti, direttore del dipartimento di Neuroscienze e della Neurochirurgia dell’Asst di Cremona: “Questa procedura è indicata per lesioni profonde e difficili da raggiungere, in cui la chirurgia tradizionale comporterebbe una maggiore sofferenza per il cervello”. Questa tecnica operatoria sfrutta la presenza dei solchi cerebrali e tramite la neuronavigazione permette la mappatura tridimensionale della lesione e delle aree eloquenti limitrofe, in modo da delineare la traiettoria migliore per raggiungere il tumore preservando al massimo l’organo.
La procedura recentemente introdotta, oltre ad essere mininvasiva rispetto alla tradizionale “open surgery”, consente di ridurre la durata dell’intervento e le complicanze operatorie e postoperatorie che caratterizzano gli interventi ad alta complessità. I tempi di ricovero e recupero postoperatorio sono più brevi e il paziente può essere dimesso in pochi giorni e riacquistare in breve una buona qualità di vita. “Il tumore era situato nella parte frontale sinistra del cervello – spiega Fioravanti – una sede critica, perché vicina all’area del linguaggio. Con questa nuova tecnica siamo riusciti ad asportare completamente la lesione”. La paziente si è svegliata poche ore dopo l’operazione e quattro giorni più tardi è stata dimessa dall’ospedale.
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Fonte: ASST Cremona; foto di Antonio Fioravanti licenza CC-BY 3.0 IT
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