La buona notizia del giorno
Secondo il primo studio internazionale del suo tipo, almeno un quarto delle persone con gravi lesioni cerebrali e che non riescono a rispondere fisicamente ai comandi, sono in realtà coscienti.
La ricerca che ha coinvolto 353 persone con lesioni cerebrali causate da eventi quali traumi fisici, infarti o ictus, ha dimostrato la presenza di attività cerebrale in 112 di esse, quando è stato chiesto loro di immaginare di muoversi o di fare esercizi; circa il 25% ha mostrato attività cerebrale durante l’intero esame. “Questo è uno degli studi più importanti” nel campo del coma e di altri disturbi della coscienza, afferma Daniel Kondziella, neurologo del Rigshospitalet, l’ospedale universitario dell’Università di Copenaghen. I risultati indicano che un numero considerevole di persone con lesioni cerebrali che sembrano non rispondere, può sentire ciò che accade intorno a loro ed è potenzialmente in grado di utilizzare interfacce cervello-computer per comunicare, afferma il responsabile dello studio Nicholas Schiff, neurologo presso la Weill Cornell Medicine di New York.
Non è la prima volta che uno studio rileva una dissociazione cognitivo-motoria in persone con lesioni cerebrali che non rispondevano fisicamente. In un articolo del 2019, il 15% delle 104 persone sottoposte a test mostrava questo comportamento. Questo studio, pubblicato dalla rivista scientifica Nature, è tuttavia la prima indagine multicentrica del suo genere e con campione così ampio. I test sono stati eseguiti in sei strutture mediche in quattro paesi: Belgio, Francia, Regno Unito e Stati Uniti.
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Fonte: Nature; foto di RDNE Stock Project
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