La buona notizia del giorno ■
La Cardiochirurgia dell’azienda ospedaliera di Padova ha effettuato il primo trapianto di cuore al mondo totalmente a cuore battente da donatore a cuore fermo.
L’operazione è stata realizzata dall’equipe medica del professor Gino Gerosa che per la prima volta al mondo ha potuto impiantare un cuore che dal donatore al ricevente è sempre rimasto battente. Questo elemento rappresenta una rivoluzione nei trapianti cardiaci, evitando l’arresto controllato del cuore e annullando il rischio di danno da ischemia e riperfusione sia al prelievo che al trapianto, assicurando una più rapida ripresa della funzione cardiaca, migliorando la performance cardiaca post-operatoria. 57 anni dopo il primo trapianto di cuore al mondo e a 40 anni dal primo trapianto di cuore in Italia (effettuato nel 1985) la nuova tecnica impiegata dall’ospedale di Padova si candida come la soluzione per trapianti più sicuri ed efficaci, limitando notevolmente le complicazioni e i traumi al cuore.
Sempre il prof. Gerosa lo scorso 11 maggio aveva eseguito il primo trapianto in Italia da donatore a cuore fermo controllato. Fino ad oggi il trapianto di un cuore era possibile solo dopo averlo arrestato attraverso soluzioni specifiche per poterlo trasportare e successivamente impiantare nel torace del nuovo paziente. In alcuni casi, a seconda della distanza dalle sedi del prelievo e dalle modalità di trasporto, il tempo in cui l’organo rimaneva fermo e non perfuso poteva essere molto variabile, raggiungendo in alcuni casi le 4-5 ore, tempo durante il quale il rischio di non ripresa del cuore era elevato.
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Fonte: Azienda Ospedaliera Università di Padova; foto di Zakir Rushanly
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