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In Italia i pagamenti digitali hanno superato il contante in termini di valore transato. Nel 2024, infatti, il 43% dei consumi è stato regolato con strumenti elettronici, mentre l’uso del contante si è fermato al 41%, la restante parte è pagata tramite bonifici, domiciliazioni e assegni. Tra le modalità più utilizzate sono in forte espansione i pagamenti contactless che rappresentano quasi il 90% delle transazioni elettroniche in negozio.
I dati raccolti dall’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano registrano una veloce crescita delle soluzioni di pagamento innovative (da smartphone e da wearable), in aumento del 53% rispetto all’anno precedente. I vantaggi di questo cambiamento di attitudine, guidato dalle nuove tecnologie, sono di abbattere il sommerso e l’evasione fiscale, garantendo la tracciabilità delle transazioni, aumentare la sicurezza riducendo i rischi di furto e smarrimento, limitando al contempo i costi legati ai pagamenti e ai prelievi.
“Questo risultato è frutto di un percorso di tanti anni che ha portato a cambiamenti importanti anche nell’approccio dei commercianti. Se è vero, infatti, che storicamente gli esercenti, soprattutto quelli piccoli, sono sempre stati abbastanza ostili al mondo dei pagamenti elettronici, è altrettanto evidente che qualche cosa è cambiata negli ultimi anni e che anche gli esercenti hanno compreso l’importanza dei pagamenti digitali” dichiara Ivano Asaro, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments. Oggi, quasi 9 pagamenti su 10 effettuati con carta in negozio avvengono in modalità contactless. Gli apparecchi digitali svolgono un ruolo sempre più importante anche per la gestione di documenti di identità e credenziali di pagamento.
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Fonte: Osservatorio Digital Innovation; immagine di Pixabay

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