La buona notizia del giorno ■
Un professore della Northeastern University di Boston ha realizzato e brevettato un nuovo processo che può produrre componenti elettronici e chip avanzati con una tecnologia che rivoluziona la concezione tradizionale, riducendo i costi di produzione dei microchip del 99%.
L’innovativo processo di produzione ideato dal professor Ahmed Busnaina sfrutta una tecnologia di nanofabbricazione basata su una stampante estremamente avanzata in grado di costruire strati di circuiti elettronici direttamente sui wafer di silicio. Evitando i costosi e complessi metodi tradizionali di deposizione e incisione, questa tecnica riduce drasticamente gli sprechi di materiale e il consumo di energia. La combinazione di chimica fisica e tecniche di stampa all’avanguardia consente di fabbricare componenti elettronici a livello nanometrico con velocità e precisione mai utilizzate prima d’ora.
“Gli ingenti costi degli impianti di produzione hanno fatto sì che il numero di aziende in grado di costruire i chip necessari sia passato da 29 all’inizio del millennio a cinque”, afferma Busnaina. “Una fabbrica di chip richiede una quantità di energia equivalente a quella di 50.000 abitazioni”. Busnaina e il suo team hanno dedicato anni a perfezionare questa tecnologia che si presenta come una delle più promettenti innovazioni nel campo dei semiconduttori degli ultimi anni. Con la possibilità di democratizzare l’accesso alla tecnologia avanzata e di ridurre drasticamente i costi industriali, questo progresso tecnologico apre nuove prospettive per l’industria globale che potrà beneficiare di dispositivi più economici e accessibili e contribuire significativamente alla sostenibilità ambientale della produzione di tecnologia.
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Fonte: Northeastern University; foto di Sergei Starostin

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