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Nico Benetazzo

ASSICURARE E COOPERARE PER PRENDERSI CURA DEL BENE COMUNE

 

 

L’Italia è la patria del moderno concetto di assicurazione, il più antico contratto assicurativo di cui si abbia conoscenza fu infatti sottoscritto a Genova nel 1189. Nel tempo l’obiettivo mutualistico, nato per gestire le relazioni strette fra persone diverse, per realizzare un beneficio reciproco, è stato progressivamente soppiantato dall’intervento dello Stato, da una parte, e dal processo di concentrazione dei capitali privati, dall’altra.

 

 

Nel 2012 a Bologna è stata fondata una agenzia di assicurazione che ha scelto di rimettere al centro la mutualità, dove la condivisione e la compartecipazione dei rischi diventano oggetti di crescita e di protezione condivisa. La Aress (Assicurazioni delle Reti Etico Solidali e Sociali) è un’agenzia di intermediazione assicurativa che non ha come obiettivo il profitto ma la redistribuzione dei benefici rivenienti dall’attività assicurativa.

 

Il modello è quello della assicurazione mutua. Se nel modello lucrativo l’assicuratore assume su di sé una pluralità di rischi altrui che ripartisce sulla massa degli assicurati attraverso il costo delle polizze, nell’assicurazione mutua gli assicurati intendono la loro sicurezza all’interno di una collettività di cui si sentono parte attraverso un legame associativo che gestiscono organizzandosi. L’associazione di cui tutti gli assicurati di Aress sono soci è ‘Luoghi comuni’. Luoghi comuni ha circa 1000 soci e noi, tecnici assicurativi non siamo i possessori dell’assicurazione m i gestori della mutualità” racconta Nico Benetazzo, presidente di Aress, a Mezzopieno.

 

 

 

“Crediamo che sia necessario cambiare modello nel mondo assicurativo. Gli assicurati sono i proprietari della mutualità e dovrebbero beneficiare della ricchezza che questa genera. Se c’è un guadagno, questo non dovrebbe essere solo degli azionisti, come avviene nelle grandi compagnie assicurative tradizionali, ma soprattutto degli assicurati”. Il modello Aress prevede che gli utili della gestione assicurativa, al netto dei costi e dei rimborsi dei sinistri, vengano restituiti agli assicurati riuniti nell’associazione Luoghi Comuni.

 

Aress è una delle attività della cooperativa sociale Lo Scoiattolo che anche attraverso l’attività di intermediazione mutualistica sostiene percorsi di inclusione e partecipazione di persone con disabilità o con problemi di inserimento sociale gestiti dalla cooperativa stessa.

 

 Il sistema della restituzione, grazie anche alla compagnia assicurativa partner, Assimoco, retrocede ogni anno tra il 2 e il 4 % del totale dei premi raccolti e di alimentare un circolo virtuoso che oltre a proteggere la comunità che vi fa riferimento, la nutre e la sostiene nella sua reciprocità.

 

 

LE BUONE PRASSI MEZZOPIENO AL LAVORO 

Dal programma Mezzopieno per l’organizzazione positiva del lavoro

 

LA MUTUALITÀ COME FORMA DI RECIPROCA ASSISTENZA

 

 

Avere uno scopo mutualistico significa crescere insieme, aiutandosi a vicenda per ottenere qualcosa che altrimenti non si potrebbe raggiungere da soli. Per questo la forma cooperativa è una delle modalità più efficaci per valorizzare le persone e i loro talenti e per potenziare il lavoro dei soci come strumento di sviluppo delle comunità.

 

Esistono diversi modi per realizzare l’obiettivo della mutualità all’interno dell’attività lavorativa e imprenditoriale e declinare questo concetto nel mondo assicurativo è un impegno che restituisce valore ad una forma di collaborazione nata proprio con questo obiettivo; mettere in relazione la molteplicità della società civile con l’organizzazione imprenditoriale necessaria a garantire la protezione collettiva. L’attività assicurativa svolge infatti un importante ruolo sociale che non si esaurisce nella copertura assicurativa ma che può espletare la sua azione con una funzione più allargata.

 

Far parte di una collettività che condivide un patrimonio creato con il contributo di tutti (attraverso i premi versati) rende i membri più solidali e concentrati sugli obiettivi comuni. Sapere che il risultato della gestione potrà essere redistribuito rende più responsabile e consapevole del ruolo di ogni assicurato e lo incentiva a collaborare per proteggere la ricchezza creata dalla mutualità, superando la dicotomia assicurazione/assicurato tipica del mondo profit che spesso vizia e appesantisce i comportamenti e i rapporti tra le due parti.

 

La cultura della partecipazione è uno strumento molto potente di lavoro e di crescita e può essere replicata in molti modi nell’attività di impresa, per redistribuire risorse e talenti; sta nella creatività di imprese e persone trovare modi fecondi per coniugare la mission aziendale con il servizio al bene comune. La mutua assistenza è un campo che, in questa ottica, offre molte possibilità di applicazione, anche in settori e forme diversi.

 

 


 

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Questa testimonianza appare su Mezzopieno News #41

 

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© MEZZOPIENO NEWS | TESTATA REG. TRIB. TORINO 19-24/07/2015

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