La buona notizia del giorno ■
Nazarena Savino è una ragazza pugliese di 26 anni, all’età di 18 le è stata diagnosticata una malattia neurologica che le impedisce di leggere e scrivere. La madre Lea e la sorella Swami sono diventate le sue mani e i suoi occhi e grazie al loro aiuto la studentessa ha potuto conseguire la sua terza laurea.
La laurea in Storia dell’arte presso l’Università del Salento è la seconda magistrale che Nazarena ottiene. La sua tesi, intitolata “Scale e risalite in Architettura per un equilibrio tra accessibilità e fruibilità”, è un’analisi con osservazioni innovative sull’inclusione nei contesti storici e negli edifici antichi. Nazarena ha indagato come le scale, spesso viste come barriere architettoniche, possano essere trasformate in elementi che favoriscono l’accessibilità, sottolineando l’importanza di un’architettura inclusiva. La sua tesi è un appello e un incentivo a creare un patrimonio culturale accessibile a tutti.
Durante la cerimonia di laurea, Nazarena è stata premiata come la studentessa più meritevole dell’anno accademico della sua università, raccontando il suo percorso di vita e l’importanza di non arrendersi mai. “Questa laurea la dedico a tutte le persone che lottano per la libertà e contro i pregiudizi legati alla disabilità. È un invito a unirsi per un futuro migliore” ha detto davanti a centinaia di studenti e professori che hanno partecipato. “Ai giovani dico: lottate per i vostri diritti e per affermare le vostre capacità. La perseveranza è la chiave del successo. Ogni sfida è un’opportunità per crescere e diventare più forti”.
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Fonte: Università del Salento
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