DARE VALORE AL RIFIUTO
L’Italia è in Europa il Paese che più riutilizza gli scarti civili e industriali con un tasso di riciclo quasi doppio della media europea. ll riciclo di tutti i rifiuti arriva al 68% e il settore impiega 519.000 persone, circa l’1,7% della forza lavoro nazionale, un campo in forte espansione.
La A2A è un’azienda che da oltre 100 anni si occupa di acqua, ambiente ed energia, leader nazionale per promuovere la crescita sostenibile operando nell’economia circolare e nella transizione energetica per la crescita sostenibile del nostro Paese.
“Utilizziamo al meglio tutta l’energia disponibile, minimizzando l’impatto sull’ambiente e sui territori”. Simone Malvezzi, responsabile Impianti di Termovalorizzazione di A2A Ambiente spiega che: “Gli scarti sono valore e possono ritornare ad essere una risorsa in forma di materia o energia”.
“Sulla materia esistono molte forme di recupero – sottolinea Malvezzi – Nelle città ricicliamo le frazioni classiche (plastica, carta, vetro) che sono trattate per produrre materiale pronto per il riuso ma esiste un grande potenziale ancora da valorizzare in Italia. L’uso della discarica è ancora molto alto nel sud e molte risorse naturali possono essere riutilizzate per reintrodurle nei cicli produttivi o per una valorizzazione all’interno delle città in cui sono estratte.
A Milano e Brescia siamo riusciti praticamente ad azzerare la discarica e a trasformare quasi tutti i rifiuti non utilmente riciclabili in energia e calore”. “Lo scorso anno abbiamo prodotto 230 milioni bottiglie nuove da scarti del vetro e 1800 milioni di KiloWatt/ora elettrici più 1500 milioni di KiloWatt/ora termici. Nella città di Brescia i nostri impianti riescono a trasformare i rifiuti della popolazione in energia elettrica per circa 200.000 famiglie e energia termica per circa 80.000 abitazioni, quasi il fabbisogno domestico di tutti gli abitanti della città”.
“Recuperiamo anche le terre di spazzamento, il residuo delle spazzatrici delle strade, dalle quali possono essere estratti elementi inerti che sono utilizzati nell’industria delle costruzioni. Nei nostri impianti per il recupero energetico dei rifiuti (termovalorizzatori) abbiamo sviluppato un metodo per il recupero delle ceneri che vengono trasformate in pietre in gres porcellanato da un’industria specializzata nostra partner, questo materiale sostituisce perfettamente le pietre naturali e torna sul mercato come pietre da spacco per la pavimentazione e l’arredo urbano, questo evita che vengano scavate le montagne”.
I dipendenti dell’A2a sono oltre 13000 e gli azionisti sono oltre 74mila, si tratta quindi di una vera e propria azienda pubblica posseduta dalla gente che può comprarne le azioni sul mercato con meno di 2 euro e partecipare così ai suoi utili in continua crescita.
LE BUONE PRASSI MEZZOPIENO AL LAVORO
Dal programma Mezzopieno per l’organizzazione positiva del lavoro
UNA NUOVA CULTURA DELLO SCARTO
Le tre R dell’economia circolare: riciclo, riuso, riduzione sono la risposta all’urgente necessità di mantenere un progresso solido e sostenibile. ll nostro Paese ha un tasso di uso circolare di materia del 19,3% contro una media europea dell’11,9%; indice che valuta la percentuale di risorse materiali utilizzate provenienti da prodotti riciclati e materiali recuperati. Questo elemento permette di abbattere le nuove estrazioni di materie primarie ed i relativi costi per la società e per l’ambiente. Questa buona pratica permette all’Italia di generare 3,3 euro di PIL per ogni chilogrammo di risorse consumate, un valore che genera ricchezza all’indotto produttivo senza impattare sull’ambiente.
Concepire una nuova cultura dello scarto significa ripensare al modo di utilizzare le risorse, comprenderne il ruolo in tutte le fasi di produzione, utilizzo e dismissione e imparare a prevederne le trasformazioni e gli usi. Programmare la riciclabilità dei prodotti è uno dei punti chiave per raggiungere questo risultato e si ottiene con la conoscenza e l’armonizzazione di tutti i processi che precedono e seguono l’immissione di ogni bene sul mercato.
Gli impianti di recupero e riutilizzo di energia dai rifiuti e dagli scarti possono essere soluzioni applicabili anche a livello aziendale, il loro corretto impiego può abbattere i costi di smaltimento e generare risparmi e persino utili per un’azienda. Nel caso di A2A, le centrali di trattamento dei rifiuti si autoalimentano dal punto di vista energetico e trasformano circa il 90% del materiale immesso in energia e calore (un’automobile a combustione ne trasforma circa il 30%, il resto è utilizzato per il funzionamento del processo). L’Unione Europea ha stanziato 750 miliardi di euro nell’ambito del progetto NEXT generation EU per stimolare l’economia green.
Programmare processi di recupero e riciclo dei materiali usati nelle aziende è un costo che può essere sostenuto da numerosi incentivi a cui Comuni, aziende e cooperative in tutta Italia possono accedere attraverso diversi programmi e reti di economia circolare, per contribuire alla transizione ecologica e alla crescita del benessere di tutta la società e del pianeta.
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Questa testimonianza appare su Mezzopieno News #34