Dopo la strage di alberi causata dal maltempo lo scorso novembre non si sono fatte attendere le iniziative che cercano di mettere in atto attività di recupero e l’impegno di chi ha deciso di non lasciarsi demoralizzare.
Nelle comunità montane dell’area dolomitica esiste un’antica istituzione nella quale le famiglie proprietarie in modo indiviso e collettivo dei beni fondiari sono coinvolte nella gestione delle foreste attraverso le cosiddette Comunioni Familiari. Tramite le “Regole” tramandate di generazione in generazione con lo scopo di preservare e migliorare la terra e di incrementare il benessere di tutto territorio in modo sostenibile, queste comunità si stanno organizzando insieme per affrontare le attività necessarie per salvare il patrimonio boschivo rimasto e per ripristinare la vita nelle foreste.
Centinaia di iniziative in tutte le regioni colpite stanno prendendo vita. Nella provincia di Udine, giovani volontari stanno recuperando le cime degli abeti caduti a terra per farne alberi di Natale e creare con i ricavi un fondo per la riforestazione. Alcuni artisti hanno deciso di ridare vita agli alberi abbattuti facendone sculture, altri ne cercheranno di utilizzare i rami per creare composizioni artistiche o per fare cesti doni per le festività.
Comuni come Brescia, Civitanova Marche o Faenza hanno invitato le famiglie dei nati nell’anno 2017 a partecipare alla messa a dimora di centinaia di giovani alberi. Il prossimo 21 novembre per la Giornata Nazionale degli Alberi molti altri comuni faranno lo stesso. Una legge del 1992 prevede che in Italia ogni Comune pianti un albero per ogni nuovo bambino nato.
Fonte: Ravenna Today; Messaggero Veneto; Qui Brescia; Oggi Treviso; Comune Civitanova Marche – 10 novembre 2018
✔ Buone notizie cambiano il mondo. Firma la nostra petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali https://www.change.org/p/per-avere-un-informazione-positiva-e-veritiera-in-giornali-e-telegiornali