Pamela e Anil si sono conosciuti negli Stati Uniti e negli anni ‘60 si sono sposati condividendo il loro grande amore per la natura. Quando la coppia si recò in India per il funerale del padre di Anil nel 1986, l’inquinamento che trovarono li sconvolse. “C’era così tanta incuria e deforestazione e la responsabile era la lobby del legname; il fiume era completamente inquinato e nessuno sembrava preoccuparsene. Fu allora che decidemmo di fare qualcosa per le foreste dell’India” dice Anil.
I coniugi Malhotra vendettero la loro casa in America per comprare un piccolo terreno nella regione del Karnataka in India e iniziarono subito i lavori di imboschimento. “Abbiamo incominciato ad acquistare le terre inaridite dai contadini che venivano messe in vendita perché poco redditizie – una volta acquistata la terra, abbiamo permesso alla foresta di rigenerarsi, abbiamo piantato specie autoctone e lasciato la natura occuparsi del resto”.
Anil e Pamela hanno trascorso gli ultimi 27 anni ad acquistare terreni agricoli abbandonati nel sud dell’India e a riforestarli, per restituire alla Terra una foresta pluviale per elefanti, tigri, leopardi, cervi, serpenti, uccelli e centinaia di altri animali. Oggi i due settantenni hanno creato un santuario naturale di oltre 300 ettari riconosciuto dal governo indiano e diventato la prima riserva naturale creata da privati nel Paese. Hanno lavorato per combattere il bracconaggio insieme al dipartimento forestale e con l’installazione di trappole fotografiche e recinzioni hanno tenuto lontani cacciatori abusivi. Oggi oltre 200 specie di uccelli e animali rari e minacciati trovano casa nella loro foresta.
Fonte: Sai Sancturay; India Times – 15 agosto 2018
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