Abbiamo spesso la sensazione di essere più poveri o che la vita costi sempre più cara. Alcune rilevazioni statistiche dimostrano tuttavia il contrario.
Una ricerca americana analizza i prezzi dei principali oggetti di uso comune negli ultimi 40 anni, aggiornati per l’inflazione, rilevando un evidente calo del costo medio della maggior parte dei prodotti che compongono il paniere tradizionale di una famiglia media. La maggior parte dei costi dei beni di uso quotidiano sono diminuiti di oltre la metà. Rapportando i prezzi nominali del 1978 e le retribuzioni orarie nominali medie dello stesso anno con i valori odierni, un frigorifero oggi costa la metà, in termini di ore di lavoro necessarie per ripagarlo; una lavatrice il 65% in meno e un televisore il 92% in meno. Per comprare una bici oggi bastano 4 ore di lavoro mentre 40 anni fa ne occorrevano oltre 10 e per un aspirapolvere si è passati da 15 ore di lavoro a 2,3. Un pasto veloce costava l’equivalente di un’ora di lavoro, oggi si ripaga in 36 minuti.
I dati mostrano un’accessibilità media sensibilmente maggiore per questo tipo di beni, senza considerare inoltre i miglioramenti qualitativi e ambientali degli articoli di uso comune, oggi più sicuri e funzionali. Gli elettrodomestici, per esempio, oggi usano circa un terzo dell’elettricità necessaria negli anni ‘70. Le nuove tecnologie inoltre abbattono costantemente i prezzi, grazie alla loro grande diffusione, alla competizione e alle scoperte scientifiche che permettono di portare benessere a un pubblico sempre più diffuso e allargato.
Fonte: Ufficio Studi Mezzopieno su dati Cato Institute e AEI Institute – 16 maggio 2018