In 3 giorni sono stati rintracciati quasi 3.000 bambini scomparsi, grazie a un nuovo software di riconoscimento facciale che la polizia di Delhi, in India, ha adottato in prova per rintracciare i tanti bambini che si perdono ogni anno nel grande Paese.
Il problema dei bambini persi in India è estremamente diffuso a causa della mancanza di un’anagrafe funzionante e della ancora diffusa mancata registrazione di molti all’atto della nascita. La polizia di Delhi ha utilizzato il sistema di riconoscimento su 45.000 bambini trovati nelle stazioni, nei ghetti e per le strade o che vivono in case di raccolta di bambini senza casa, riuscendo a dare un’identità a 2.930 di essi e riuscendo a riunirli con le loro famiglie.
Monitorare le migliaia di bambini che scompaiono ogni anno in una nazione di 1,3 miliardi di persone è un’impresa che lo Stato indiano non è stato finora in grado di gestire. Secondo il Ministero indiano per le donne e lo sviluppo infantile, tra il 2012 e il 2017 sono stati segnalati più di 240.000 bambini dispersi, sebbene il numero reale sia probabilmente più alto: secondo alcune ONG internazionali, vicino ai 500.000 all’anno.
Il software di riconoscimento facciale è uno strumento tecnologico che memorizza le caratteristiche facciali di ogni bambino e le abbina con fotografie e database disponibili con il portale Track Child, riuscendo a stabilirne istantaneamente l’identità.
Fonte: New Indian Express; New York Times – 22 aprile 2018