Alex Smith è il papà di Harrison, un bambino inglese affetto da sindrome di Duchenne, una distrofia muscolare attualmente incurabile.
Quando Alex e sua moglie hanno ricevuto la notizia della malattia di loro figlio hanno incominciato a cercare le terapie esistenti per provare a curarlo ma si sono accorti che non esistono cure. I medici hanno detto loro che l’unica cosa era “fargli fare una bella vita”.
“La malattia di Harrison lo renderà sempre più debole e questo significa che io dovrò essere sempre più forte”, dice papà Alex. “Per questo ho cambiato la mia vita sedentaria e adesso faccio 20 ore alla settimana di allenamento. Devo farlo per lui”.
Alex non si è dato per vinto e ha incominciato a cercare delle soluzioni. Ha lasciato il lavoro e ha fondato un’organizzazione benefica per raccogliere fondi per la ricerca su questa malattia.
Nel 2015 Alex e Harrison hanno deciso di partecipare insieme alla gara più dura del mondo, l’Iron Man. 180 km in bicicletta, 40 km di maratona e
3,8 km di nuoto, tutti di seguito, senza sosta. Alex Smith ha portato a termine tutte le tre prove portando il figlio semi-paralizzato sempre con se. Ha trainato Harrison su un piccolo catamarano a nuoto, lo ha portato in una sorta di biga in bicicletta e su un carrellino spinto a mano per il tratto di corsa.
Alex non è mai stato un atleta professionista ma ha affermato: “Volevo far provare a Harrison l’emozione di concludere una competizione sportiva e dimostrare che non ci sono limiti ma sfide da vincere”.
Fonte: D-play; Harrison Fund – 4 aprile 2017