A Gaza, in
Palestina, le guerre degli ultimi anni hanno distrutto migliaia di edifici e la
ricostruzione si rivela difficile, anche a causa del blocco commerciale deciso
da Israele. In particolare, acquistare cemento all’interno della Striscia è
costoso e richiede una lunga trafile burocratica. Da qui l’idea di Majd e
Rawan, due laureate in ingegneria dei materiali presso l’Università islamica di
Gaza, che hanno inventato dei mattoni composti di calcinacci e polvere di
carbone. Le “torte verdi”, come sono stati ribattezzati gli eco-mattoni, risolvono al contempo due problemi: lo
smaltimento delle macerie che ingombrano le strade di Gaza e la gestione delle
polveri di carbone, sottoprodotto della combustione del legno che inquina
l’aria e le falde acquifere.
L’innovativa
soluzione è venuta dopo oltre un anno di sperimentazioni e diversi fallimenti,
tanto che Majd dice: “Quando per la prima
volta abbiamo ottenuto la resistenza minima richiesta per i mattoni standard ho
quasi avuto un infarto per la felicità, perché sapevo di essere un passo più
vicina a realizzare il mio obiettivo nella vita che è quello di lasciare
un’impronta e rendere il mondo un posto migliore in cui vivere, a cominciare
dallo sviluppo del mio paese natale, Gaza”.
Con una
richiesta di mattoni che nella striscia di Gaza si stima in 40.000 pezzi al
giorno, Majd e Rawan sono pronte ad avviare la produzione su larga scala delle
loro “torte verdi” tramite una campagna di crowdfunding lanciata on line.
Fonte: Greencake