Yukio Shige, un poliziotto in pensione giapponese, ha scelto di dedicare la sua vita a impedire i suicidi. Oggi settantenne, negli ultimi 11 anni ha convinto oltre 500 persone a non commettere l’atto di non ritorno.
Yukio racconta come le persone che arrivano a pensare al suicidio possano sentirsi attanagliati dalla solitudine, senza vedere altre vie d’uscita, ma crede fermamente che nel profondo ognuno di loro non desideri altro che essere salvato.
Shige vive in Tojinbo, uno dei luoghi con il tasso di suicidi più alto al mondo. Nel corso della sua carriera si è trovato diverse volte di fronte a casi di persone indebitate e pronte al suicidio. Oggi pattuglia la scogliera della sua città insieme ad altri due volontari ogni giorno, attrezzandosi di pazienza e binocolo. L’uomo, chiamato ‘‘chotto matte’’ che significa “aspetta!”, spiega quanto pesano le parole in quei momenti di grande tensione e nella sua esperienza afferma che non bisogna mai provare a convincere il soggetto usando come leva altre persone o situazioni, ma è indispensabile restare centrati sulla persona e cercare di andare incontro alla soluzione del problema che lo affligge.
Yukio racconta qual è il vero obiettivo degli “angeli della scogliera”’: “Tu stesso devi aiutarli a rimettersi in piedi, devi lavorare con loro per risolvere i loro problemi. Se sono in debito li porto da chi si occupa di assistenza legale, se sono senza lavoro li porto a un’agenzia di collocamento, se sono senza casa li porto a casa con me”.
Fonte: The Independent
Volonwrite per Mezzopieno