La mancanza di manutenzione e il degrado delle strade della Striscia di Gaza hanno spinto tre giovani ingegneri
palestinesi
recentemente laureate presso l’Università di Gaza a concentrare i loro sforzi su come trovare una soluzione in un paese isolato da molti anni dall’embargo.
Il loro progetto è nato come parte del loro programma universitario, nel tentativo di trovare soluzioni alle strade sconnesse e il 9 maggio ha vinto il primo premio per l’innovazione scientifica della Nasser Bin Hamad Creativity Award, tra circa 6.000 partecipanti provenienti da 111 paesi del mondo.
“Le crepe divorano sempre di più l’asfalto a Gaza. La soluzione tradizionale sarebbe rifare la strada ma è un’opzione molto costosa a causa del costo elevato delle materie prime risultante dalle restrizioni imposte sulle importazioni. Qui 1 chilometro di asfalto costa circa 1 milione di dollari” hanno dichiarato le ragazze.
"La nostra idea si basa su un processo di auto-guarigione delle crepe con
miscela di bitume e ghiaia e l’aggiunta di fibre di ferro estratte da rottami metallici recuperati che proteggono l’asfalto dal degrado e l’eventuale cedimento strutturale” ha detto Aisha.
Hadeel Abu Aisha, Khadija Ramlawi e Nour Hassan sono tre ragazze di 21 e 22 anni con una grande determinazione ed hanno dichiarato “All’inizio abbiamo avuto qualche difficoltà, soprattutto la mancanza di alcuni strumenti come la macchina necessaria per fare l’asfalto che è introvabile a Gaza. Abbiamo quindi usato un forno a microonde per generare calore ed ha funzionato”
Fonte: Islamic University of Gaza; Al Monitor – 9 maggio 2016