Succiso (Reggio Emilia) è un piccolissimo borgo di 65 abitanti sull’Appennino
Tosco Emiliano, destinato a spopolarsi già diversi anni fa se i ragazzi della
Proloco non lo avessero rivitalizzato attraverso la prima cooperativa di
comunità nata in Italia. Ricercatori da ogni angolo del mondo si recano qui ogni
anno per studiare un progetto che
ha saputo coinvolgere tutti i residenti del paese.
Tutto ha inizio nel 1991, quando a Succiso chiude l’unico bar,
ultimo esercizio commerciale rimasto. Nove amici della Proloco costituiscono la
Cooperativa Valle dei Cavalieri investendo i loro soldi per risistemare la vecchia
scuola elementare, dove aprono un bar e una bottega di prodotti alimentari.
Negli anni successivi vengono aperti anche un ristorante, un agriturismo, un
centro benessere, una sala convegni, un campo polisportivo. Oggi Succiso ospita
fino a 14 mila turisti all’anno.
Ma non finisce qui. La cooperativa sforna il pane, alleva le
pecore, produce la ricotta e un pecorino di eccellenza, tiene puliti prati e
sentieri, organizza passeggiate per turisti, accompagna in minibus i bambini di
Succiso e di altre frazioni nelle scuole più vicine, svolge commissioni per gli
anziani.
La Cooperativa è formata da 33 soci, tutti volontari; i
dipendenti sono sette, ognuno dei quali svolge diverse attività durante la
giornata. Albaro, per esempio, al mattino porta i bimbi a scuola, poi corre a
fare il pecorino e al sabato sera prepara la pizza per i clienti del ristorante.
Fonte: Coop Valle dei Cavalieri; Vita