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GLI AFRICANI SI INTEGRANO CANTANDO IN PIEMONTESE

Musa,
Moustapha, Michael, Yunus, Boto, Maurice, Aliu, Omar, Saiku, Idrissa provengono
da Senegal, Gambia, Ghana e Costa d’Avorio, hanno tra i 20 e 30 anni e sono
richiedenti asilo ospitati in centri di accoglienza nelle Valli di Lanzo, nel
torinese. Sono protagonisti di una singolare esperienza di integrazione: fanno
parte del “Coro Moro”, nato nel novembre 2014, che si esibisce con un
repertorio di canzoni in dialetto piemontese e in franco provenzale.

La band è
nata per iniziativa di due volontari di Ceres, Luca Baraldo e Laura Castelli,
che con l’arrivo di numerosi profughi in valle hanno improvvisato per loro
lezioni di italiano iniziando dalle canzoni. Di lì a cantare in piemontese il
passo è stato breve. E’ nato così il Coro Moro, che oggi riscuote grande
successo in giro per il Piemonte e non solo. “La gente si ferma quando cantiamo e ci dice
che siamo bravi. Con queste canzoni abbiamo ricominciato a provare delle belle emozioni.
Per lungo tempo abbiamo vissuto solo l’inferno”, dice Ailou, 22 anni,
senegalese.

Il 31 ottobre scorso Coro Moro si è esibito anche a
Cascina Triulza per la chiusura di Expo, mentre il 27 gennaio 2016 al Palaruffini di
Torino, in occasione del Giorno della Memoria, ha cantato “Bella ciao” con i
sopravvissuti dei lager nazisti.


Fonte: Coro Moro

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© MEZZOPIENO NEWS | TESTATA REG. TRIB. TORINO 19-24/07/2015

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