È l’Istituto di ricerca medica più grande ed avanzato del mondo, punto di riferimento della comunità di ricerca mondiale a darne comunicazione. Non ci saranno mai più esperimenti medici sugli scimpanzé, gli animali non verranno più utilizzati in laboratorio come cavie.
L’uso dei primati per la ricerca scientifica e biomedica è stato una prassi per secoli a causa della forte similitudine genetica che questi animali hanno con l’uomo; negli anni ‘90 la ricerca sull’HIV ne aveva incrementato notevolmente l’utilizzo. Con la decisione presa dall’ente nazionale americano oltre 350 animali sono stati rilasciati da tutti gli istituti di ricerca ed i laboratori dislocati negli Stati Uniti, gli ultimi 50 sono stati rimessi in libertà e portati in santuari naturali in cui sono già in atto programmi di reinserimento.
“Credo che sia la decisione più naturale per questi animali così speciali che ci hanno aiutato a capire tanto in questi anni. Gli siamo molto grati e si meritano di tornare nel loro ambiente naturale” ha detto Francis Collins, diretore della ricerca dell’National Institute of Health.
“L’intelligenza di questi animali merita il nostro rispetto e la parentela genetica di questi animali ne ha fatto dei validi collaboratori per la ricerca scientifica in questi anni”.
Fonte: National Institute of Health – 16 novembre 2015