Il TAR di
Bolzano ha accolto un ricorso promosso dalla LAV, sospendendo un decreto
provinciale che autorizzava l’abbattimento di 958 marmotte.
Secondo i vertici
del settore agricolo della provincia autonoma, i danni causati dagli scavi e
dai cunicoli delle marmotte rappresentano un pericolo per l’economia
dell’alpeggio; il provvedimento che autorizzava la caccia dei roditori era finalizzato al controllarne la popolazione.
“Siamo molto felici
per il pronunciamento del TAR grazie al quale le marmotte non corrono più alcun
pericolo di essere uccise dai fucili dei cacciatori”, ha commentato il
responsabile della LAV per gli animali selvatici, Massimo Vitturi.
Mentre Svizzera e Austria consentono la caccia alle marmotte, l’Italia le considera specie a
rischio, vietandone l’uccisione. La legge quadro italiana in materia venatoria infatti consente la caccia alle marmotte solo in caso di comprovate ragioni.
Fonte: Lega Anti Vivisezione; Provincia
Autonoma di Bolzano Alto Adige.
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