Si chiama “Scuola Senza Zaino” ed è un nuovo modo di fare scuola partito dalla Toscana.
Non si tratta soltanto di abolire i libri tradizionali con tutti i benefici per la schiena dei ragazzi ma di un nuovo modo di concepire l’educazione che rivede i parametri classici dell’insegnamento. Il principio è quello di una scuola che capovolge i ruoli di alunni ed insegnanti per sviluppare la globalità della persona e del sapere e cambiare il modo di pensare e di interagire dei giovani con il mondo.
Sono già un centinaio oggi gli istituti in tutto il nostro paese e più di 15.000 studenti ad adottare il modello che punta a valorizzare l’intelligenza e non il nozionismo, a sviluppare e apprezzare le differenze e a restituire rilevanza ai sensi.
Il sistema si basa sulla regola delle 4R: riflettere e progettare (ascoltare e mettersi in gioco), realizzare (dalla teoria alla pratica), revisionare e valutare (saper imparare dagli errori) e redigere (il valore della memoria).
Ispirato dall’Approcio Globale al Curricolo del prof. Mario Orsi, nelle Scuole Senza Zaino non ci sono libri ne banchi ne cattedre, i ragazzi sono impegnati in molte attività che li mettono in gioco, motivati ad usare la propria testa, mettere in ordine la classe, distribuire la merenda, prendersi cura di animali e condividere in gruppo. Tutti sono stimolati a sviluppare relazioni di empatia e di aiuto.
Fonte: Senza Zaino