Non ci sono differenze davanti al grande bisogno di risposte del mondo e nei confronti della sofferenza che si eleva da molti angoli del nostro pianeta.
Le grandi religioni della terra si sono incontrate in uno storico appuntamento a Milano il 1 settembre per dialogare e per coordinare una grande coalizione per la terra, per affrontare in maniera universale le sfide della nostra epoca e prendere impegni concreti nei confronti dei grandi problemi che il pianeta sta affrontando. Dall’accesso al cibo, alla lotta agli sprechi, dal dialogo interreligioso alla pace e all’accoglienza (…).
La Giornata per la Salvaguardia del Creato ha riunito i rappresentanti delle maggiori spiritualità del pianeta attorno alla Carta di Milano. Leader spirituali delle grandi religioni monoteiste e politeiste riuniti per celebrare la sacralità del cibo e dell’uomo, della natura e di tutto il creato. All’evento hanno partecipato i rappresentanti di 80 paesi, tra cui quelli di Israele e Palestina, 5 della società civile e 11 religioni che hanno benedetto il cibo, ciascuno nella tradizione della propria confessione.
“Le religioni testimoniano di essere unite e sorelle” ha detto il vice presidente dell’unione induista italiana Svamini Hamsananda Ghiri. ”Il compito dell’uomo è di rendersi conto delle necessità della terra e dei suoi abitanti e di gestire i rapporti tra esseri umani, terra e quanto la vive“ ha dichiarato il rabbino della comunità ebraica di Milano, Elia Richetti.
La firma della Carta di Milano da parte di tutti i rappresentanti delle tradizioni religiose è destinata a creare la vera eredità immateriale dell’Esposizione Universale di Milano.
Fonte: Ansa – 1 settembre 2015
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