Ogni anno si sprecano nel mondo fino a 110 chili di cibo a testa e circa il 40% degli alimenti preparati non sono consumati.
Il parlamento francese ha approvato una legge che rende pratica dello Stato quella di recuperare tutto il cibo ancora buono e di renderlo disponibile per chi ne ha più bisogno.
Tutti i supermercati di oltre 400 metri quadrati avranno l’obbligo di stipulare un accordo con un ente di beneficenza per permetterne la distribuzione tra le fasce sociali in difficoltà. Il provvedimento inserisce anche una serie di indicazioni per realizzare un programma di educazione alimentare che coinvolgerà i francesi sin dai primi anni di scuola.
In Italia circa il 3% della produzione agricola nazionale si perde in sprechi. Una legge del 2003 (cosiddetta del Buon Samaritano) stabilisce i criteri per recuperare il cibo in eccedenza nella ristorazione organizzata (hotel, mense aziendali e ospedaliere, refettori scolastici ed esercizi al dettaglio).
Il Banco Alimentare, la più grande organizzazione che si occupa di recuperare il cibo da mercati, mense, ristoranti, produttori e dalla filiera agroalimentare, nel solo 2014 ha recuperato in Italia cibo da oltre 5 milioni di soggetti ed oltre 56.000 tonnellate di alimenti, quanto basterebbe per sfamare una città di circa 320.000 persone per un intero anno.
Fonte: Parlamento Francese; Institution of Mechanical Engineers; Gustavsnon; Legge 155/2003