Sono sempre più diffuse in tutto il mondo e non serve neanche un soldo. Sono le iniziative dell’economia di condivisione, che riprendono le vecchie regole del baratto e dello scambio e le rendono efficienti ed accessibili a sempre più persone.
Ciò che non serve più a me può essere utile ad un altro. Dai libri ai vestiti, dai mobili vecchi agli articoli per lo sport o il tempo libero. Negozi e bancarelle che praticano il Book Sharing, le Barter Boutique,
i Barter Cafè ed addirittura gli Swap Party, in Italia ed in tutto il mondo stanno nascendo ogni giorno e funzionano. C’è addirittura chi scambia solo abbracci.
Alcuni hanno scelto di scambiare qualsiasi oggetto, anche di diverso valore, equiparando ogni cosa ad un altra, per il solo gesto che rappresenta, senza preoccuparsi della differente valenza economica, ogni cosa vale quanto un’altra.
A Colonia, in Germania, è nato un negozio dove si può entrare senza soldi, perché si ottiene tutto per niente. Chiunque entri può prendere tre oggetti di sua libera scelta. Gli articoli sono forniti da donatori, alcuni hanno anche donato i soldi per l’affitto del negozio. Chi vuole, a sua volta, può lasciare una donazione nel salvadanaio del “Liberamente negozio” di
Detlef Neufeind.
Ad Edimburgo il famoso “The Forest Cafè” è un bar dove da oltre 15 anni si possono lasciare oggetti che non si usano più e prendere altre cose di cui si ha bisogno, lasciate lì da altre persone.
Un sito italiano pioniere del baratto è Zerorelativo.it, nato nel 2006 per volontà di un gruppo di amici di Pesaro, oggi ha un traffico di oltre 200mila contatti quotidiani. E poi “Uso e riuso” A Torino, l’Atelier del Riciclo a Milano, a Parma il Bellavita Shop, il Passamano a Bolzano e tanti altri.
Il fenomeno si è esteso anche a livello industriale.
BexB è una società bresciana che ha creato un network di oltre 3000 aziende che secondo i dati forniti dal
Sole24ore hanno barattato in dieci anni oltre 200 milioni di euro di merci.
Nella stessa filosofia esistono poi le banche del tempo, i riparatori gratis e gli art barter, che scambiano opere e corsi di arte.
Il valore del riuso e della gratitudine, dove dare e ricevere valgono solo quando sono uniti insieme. E qualcuno è sicuro che donare sia più bello che ricevere.