Roma 18 febbraio 2015: Una straordinaria raccolta condivisa di sangue, davanti ai principali luoghi di culto di Roma, per ricordare la fratellanza universale ed unire le fedi, per promuovere la pace e lo scambio. E’ l’iniziativa che si è tenuta nel Campidoglio con il sostegno attivo di tutte le principali espressioni religiose della capitale e del paese. Decine di leader spirituali, politici, leader e gente comune, hanno donato il loro sangue per esprimere la loro volontà di condivisione e di unione tra tutte le fedi e le credenze e per dire, attraverso il simbolo comune della vita, che siamo tutti fratelli. 

Nella storia umana il fanatismo religioso ha fatto scorrere fiumi di sangue, questa iniziativa ha voluto donare speranza e mostrare un segno di impegno concreto. Una donazione di sangue può salvare fino a tre vite.

“Non c’è segnale più forte del sangue che si mescola per affermare che non esistono differenze tra gli esseri umani”, ha affermato l’assessore di Roma Pasini. “Con questa iniziativa, realizzata in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, ribadiamo ancora una volta che il senso di comunità va oltre le differenze e le paure, anche in un momento difficile per la convivenza interreligiosa ed interculturale. Per questo abbiamo pensato ad un gesto fortemente simbolico: la donazione del proprio sangue".

Questa iniziativa è parte del nutrito numero di attività che si stanno svolgendo in tutto il mondo ed è il riconoscimento dello sforzo comune di migliaia di comunità che si stanno impegnando in ogni parte del pianeta per il dialogo interreligioso. L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha dato vita nel 2010 alla settimana mondiale dell’armonia tra le fedi, che si svolge ogni anno nei primi giorni di febbraio e da il via ad innumerevoli attività in tutto il mondo. Il motto dell’evento è “ama il tuo Dio ed il tuo vicino”, per andare oltre le credenze e rifiutare ogni abuso della religione per fini violenti e di sopraffazione.

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Fonte: Croce Rossa Italiana; UNyouth