I khulan sono una rarissima specie di asini selvatici che vive in Mongolia, gravemente minacciata dal rischio di estinzione. Dopo 65 anni sono tornati ad attraversare la steppa e a compiere la loro migrazione per popolare il Gobi, precedentemente interrotta dalla costruzione di una ferrovia.
La costruzione negli anni ‘50 della Trans Mongolian Railroad che collega la Russia con la Cina, attraversando la Mongolia, ha creato una barriera invalicabile che con le sue recinzioni aveva cancellato la migrazione dei khulan attraverso la steppa. La ferrovia ha infatti diviso a metà la grande area di migrazione, spezzando la catena ecologica che proseguiva da migliaia di anni e impedendo lo spostamento degli animali, minacciando la loro sopravvivenza.
La Wildlife Conservation Society ha documentato, nello scorso mese di marzo, l’attraversamento del primo khulan attraverso la barriera precedentemente impenetrabile, grazie a un corridoio costruito per permettere a questi asinelli di ripopolare la steppa orientale; il primo in 65 anni. I nuovi corridoi “Wildlife Friendly”, stanno creando passaggi nelle recinzione lungo la ferrovia, permettendo oggi il passaggio di molti animali.
Un tempo molto diffuso nell’Asia centrale, l’asino selvatico mongolo ha ridotto drasticamente la sua presenza a partire dal diciannovesimo secolo a causa dei cambiamenti del suo habitat e della caccia. La steppa desertica del Gobi orientale è tra i più grandi ecosistemi di pascolo al mondo e ospita una grande varietà di animali migratori. “La documentazione del ritorno del khulan nella steppa orientale è un evento che dovrebbe fare il giro del mondo” ha commentato entusiasta Kirk Olson, direttore della WCS.
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Fonte: Wildlife Conservation Society Mongolia – 11 giugno 2020
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