Si chiama Bentu e significa vento in lingua sarda. E’ una turbina eolica portatile che si ispira al windsurf e che consente la produzione di energia per uso personale o professionale in maniera autonoma.
Basta un leggero vento per attivare le pale in tela di questa turbina leggerissima e iniziare a produrre immediatamente energia. Progettata e prodotta da un gruppo di giovani ingegneri romani e un pilota, questa tecnologia utilizza i materiali delle vele da windsurf e riesce a produrre in condizioni di vento di 12,5 metri al secondo, una potenza di 400 W per ogni pala installata, l’equivalente per caricare circa 40 telefoni cellulari contemporaneamente. Il montaggio può essere fatto da chiunque in pochi minuti ed è smontabile e trasportabile: tutto il kit pesa 13 chilogrammi e sta in uno zaino.
Il sistema è brevettato ed è utilizzabile ovunque, anche in città o sul balcone, e incomincia a produrre energia da 3 metri al secondo, che equivale a una brezza cittadina. La sua progettazione tuttavia è nata principalmente per aree isolate o difficili da raggiungere, ad esempio in zone di montagna o su imbarcazioni da diporto per l’alimentazione di strumenti di comunicazione e navigazione o analisi dei dati o in Paesi in via di sviluppo dove l’approvvigionamento energetico è difficile o non disponibile.
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Fonte: Bentu – 15 giugno 2020
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