La posidonia è una pianta marina con rizomi profondi, fiori, foglie e frutti che vive nelle zone costiere del Mediterraneo. Spesso confusa per un’alga, è un vero polmone per l’oceano: assorbe biossido di carbonio e rilascia ossigeno al doppio della velocità rispetto alle foreste terrestri. Le praterie di posidonia stanno subendo un grave declino negli ultimi decenni a causa dell’inquinamento delle acque e della pesca a strascico. Oggi queste piante fanerogame occupano meno dello 0,02% della superficie oceanica globale ma sequestrano circa il 10% del carbonio oceanico o Blue Carbon.
Il programma avviato nel golfo di Palermo si sta occupando di raccogliere le talee di posidonia spiaggiate sulle coste per metterle a coltivazione in vasche apposite e successivamente piantarle, monitorandone la crescita e moltiplicando le praterie in zone limitrofe per ricolonizzare i fondali e ricostruire le foreste del mare che sono responsabili della produzione di oltre la metà dell’ossigeno presente sulla Terra. Il progetto “Save the wave” vede il coinvolgimento della comunità locale, pescatori, biologi marini e di molti studenti con percorsi educativi e attività di volontariato. L’obiettivo del programma che fa parte del “Decennio del mare” dell’Unesco, è quello di ripristinare gli ecosistemi marini e contrastare gli effetti del cambiamento climatico, modificando l’atteggiamento che abbiamo nei confronti della vita sott’acqua.
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Fonte: Decennio del mare; Save the wave
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