Sono sempre di più in tutta Italia i parchi gioco colorati e resistenti costruiti con le scarpe da ginnastica riciclate.
L’ultimo è stato inaugurato a Tolentino, in provincia di Macerata, dove l’area gioco di 230 metri quadri è interamente realizzata con materiale derivante da scarpe sportive esauste, palline da tennis, copertoni e camere d’aria di biciclette. Il progetto nato nel 2009 prevede la creazione o la riqualificazione di parchi gioco con pavimentazione antitrauma generata dal processo di riciclo di materiale sportivo esausto donato dalle persone. I primi 25 parchi sono già stati realizzati in giardini pubblici, scuole e ospedali in tutta Italia.
I “Giardini di Betty” sono diventati un punto di riferimento per le buone pratiche di economia circolare in molte città e stanno coinvolgendo i cittadini nella raccolta degli oggetti sportivi a fine vita, creando un circolo virtuoso. “Il progetto nasce dieci anni fa da una telefonata di Marco Marchei, due volte olimpionico italiano nella maratona”, racconta Nicolas Meletiou di ESO, una società di raccolta e recupero dei rifiuti. L’atleta aveva quindici ingombranti paia di scarpe da ginnastica da smaltire. Meletiou, con l’aiuto della moglie Betty, ha cominciato a studiare una possibile alternativa, fino a comprendere che da quelle scarpe si poteva ottenere un’ottima gomma di media/alta densità. Nel frattempo la moglie è morta a causa di un cancro e così il progetto porta il suo nome. “Ogni bambino potrà donare, nei contenitori posizionati dai Comuni, le proprie scarpe e dopo qualche anno vedere il parco realizzato”, dice Meletiou.
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Fonte: Esosport; Palermo Live; Eso
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