La Sardegna ha creato un fondo per incentivare l’acquisto o la ristrutturazione di prime case nei propri piccoli Comuni con popolazione inferiore ai 3000 abitanti. Una decisione che punta a ripopolare le aree a rischio di spopolamento e a stimolare la rinascita di paesini e borgate, puntando sui giovani e sulle famiglie.
La Regione ha stanziato l’erogazione di una somma di 15.000 euro a fondo perduto per ogni persona che decida di spostare la propria residenza anagrafica in un piccolo Comune della Sardegna o a chi trasferisce la residenza anagrafica entro 18 mesi dall’acquisto dell’abitazione o dalla data di ultimazione dei lavori. Il contributo può essere concesso anche nuclei famigliari in fase di costituzione ed è riconosciuto sulla base di precisi criteri di equità e giustizia e in relazione alle esigenze dei territori. “Intervenire sulla prima casa equivale a incentivare la residenzialità in territori considerati svantaggiati, favorendone la rinascita e proiettandoli sul futuro”, ha commentato l’Assessore ai lavori pubblici Aldo Salaris. “Questa misura, unita alle altre messe in campo come il bonus natalità e le misure economiche per accrescere la competitività dei piccoli Comuni, contribuirà a dare un futuro alla Sardegna intera” ribadisce l’assessore.
Intanto nel paese di Ollai (NU) le case si vendono a 1 euro, a Iglesias (SU) non si paga la Tari per tre anni per quanti si trasferiscono e a Villassalto (SU) è stato istituito per 5 anni il reddito di residenza attiva, un contributo tra i 500 e 700 euro.
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Fonte: Regione Sardegna
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