L’Austria ha chiuso definitivamente l’ultima centrale elettrica a carbone operativa nel Paese e messo fine alla produzione di energia da questa fonte fossile altamente inquinante.
L’impianto di Mellach, ha generato elettricità per 34 anni e la sua chiusura giunge mentre il governo austriaco percorre con determinazione la strada per raggiungere l’obiettivo di produrre il 100% della sua elettricità da fonti rinnovabili entro il 2030. “Questo è un ottimo esempio del percorso verso una società più sana, più pulita e più resiliente”, ha dichiarato
Kathrin Gutmann, direttore presso Europe Beyond Coal il gruppo che coordina la campagna del Climate Action Network Europe.
Il percorso austriaco si colloca nel più ampio cammino europeo deciso lo scorso dicembre dall’UE con la tabella di marcia per rendere sostenibile l’economia del blocco, nella quale hanno già incominciato ad operare concretamente 15 Paesi in Europa. Negli ultimi mesi sono state chiuse numerose centrali a carbone, tra le ultime anche in Svezia e Regno Unito. Lo stabilimento Värtaverket di Stoccolma è stato spento il 16 aprile, 2 anni in anticipo rispetto a quanto precedentemente programmato del governo. Austria e Svezia sono diventate la seconda e la terza nazione in Europa a non avere più centrali elettriche a carbone, unendosi al Belgio che ha raggiunto per primo l’obiettivo di eliminare il carbone già nel 2016.
In Inghilterra, uno dei Paesi più storicamente legati al carbone, la dipendenza nazionale dal combustibile fossile è diminuita dal 70% del 1990 a meno del 3% attuale.
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Fonte: Europe Beyond Coal – 21 aprile 2020
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