Per la prima volta nella storia nessun parlamento funzionante al mondo è solo maschile.
La rilevazione è stata ufficializzata dall’organismo globale dedicato alla promozione della pace attraverso la diplomazia parlamentare e il dialogo (IPU) presso le Nazioni Unite che ha anche confermato che la partecipazione delle donne non è mai stata così diversificata come lo è oggi nelle democrazie di tutto il mondo.
Le donne occupano in media il 25,8% dei seggi disponibili, con un aumento di 2,3 punti percentuali rispetto alle elezioni precedenti. I risultati si basano sui dati dei 47 Paesi che hanno tenuto le elezioni nel 2022 ed evidenziano segnali incoraggianti sui progressi che stanno coinvolgendo diverse nazioni del mondo. Il Brasile ha visto un record di 4.829 donne che si identificano come nere, in corsa per le elezioni, su quasi 27.000 candidati totali e l’elezione delle prime 4 donne indigene elette al parlamento. Negli Stati Uniti un record di 263 donne di colore si è presentato ai Midterms del Congresso. In Francia 32 candidati provenienti da una minoranza sono stati eletti alla nuova Assemblea nazionale, il massimo storico rappresentante il 5,8% del totale.
“L’unico modo per compiere progressi reali verso il raggiungimento della parità di genere nei parlamenti è condividere la responsabilità tra uomini e donne”, ha dichiarato Duarte Pacheco, presidente dell’IPU. “Chiedo ai miei colleghi uomini in ogni parlamento del mondo di lavorare con le loro controparti donne per andare avanti e accelerare il ritmo del cambiamento”.
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