L’Unione Europea ha adottato la nuova Direttiva sull’Efficienza Energetica (EED), completando il processo di rafforzamento delle norme nate nel 2018 per ridurre l’energia impiegata collettivamente in tutta l’Unione entro la fine di questo decennio.
La nuova norma stabilisce misure più rigorose in materia di risparmio, efficienza e sostenibilità dell’energia, accelerando, di fatto, la transizione energetica in Europa. Il testo rinforza gli strumenti e gli obiettivi, imponendo ai ventisette Stati membri di garantire a livello comunitario una riduzione del consumo di energia finale di almeno l’11,7% rispetto alle previsioni della domanda 2030 formulate nel 2020. Tutti gli Stati membri contribuiranno al conseguimento dell’obiettivo generale stabilendo piani nazionali integrati per l’energia e il clima (PNIEC).
La nuova direttiva introduce anche le regole per la gestione della povertà energetica, dando priorità alle persone vulnerabili, alle famiglie a basso reddito e alle persone che vivono in alloggi sociali. Il settore pubblico è chiamato a dare il buon esempio, con l’obbligo di migliorare le pratiche di risparmio energetico ed un obiettivo annuale di riduzione del consumo energetico complessivo dell’1,9%. Tutti gli edifici pubblici saranno sottoposti a ristrutturazione per l’efficientamento del 3% della superficie totale ogni anno, per tutti i livelli della pubblica amministrazione.
La nuova direttiva rientra nel pacchetto “Pronti per il 55%” con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica dell’UE entro il 2050 e ridurre, entro il 2030, le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990, con iniziative interconnesse che introducano o modifichino atti legislativi esistenti.
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Fonte: Consiglio europeo; foto di Skigh Tv
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