Catia Lattouf è una donna messicana che ha trasformato il suo appartamento a Città del Messico in una clinica per colibrì malati, feriti o neonati abbandonati. Ha 73 anni e dal 2011, dopo essere sopravvissuta a un cancro al colon, ha deciso di onorare la vita e servire la natura prendendosi cura di questi uccelli simbolo dell’anima.
Sebbene non sapesse nulla di colibrì, Catia contattò un amico veterinario che gli spiegò tutto ciò di cui questi uccelli avevano bisogno, i farmaci che avrebbe dovuto fornire loro, il cibo e in generale tutte le cure che si rendevano necessarie. Questi uccelli, che la donna trova spesso morenti, vengono curati e riabilitati nella casa di Catia e dalla sua assistente Cecilia, fino a quando non possono tornare a volare da soli. Oggi la donna è molto conosciuta e la gente le porta i piccoli ucccelli che trova in difficoltà; con circa 60 colibrì attualmente in cura, il suo ospedale è diventato un punto di riferimento non solo per la sua città ma in tutto il sud-America da cui arrivano le richieste di aiuto. “Oggi do consigli alla gente anche in Perù, Guatemala, Argentina, Chiapas, Monterrey. Mi chiedono ‘Ho trovato un colibrì, cosa faccio?’ Faccio consulti tramite WhatsApp”, dice.
“Per me il rispetto per la vita degli animali esiste fin da quando ero piccola, perché ero boy-scout. È qualcosa che è stato radicato in me”, spiega in un’intervista. “Questa specie impollina più di api, pipistrelli e farfalle, tutto il pianeta dovrebbe esserle grato”.
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Fonte: Associated Press
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