La ripresa dell’occupazione italiana negli ultimi anni è stata guidata soprattutto dal Mezzogiorno: su 474 mila nuovi lavoratori, più della metà, 262 mila (il 55,3% del totale), risiede nelle regioni del sud.
Il tasso di crescita nel meridione è più che doppio rispetto al resto del Paese (4,4% contro il 2,1%) e continua ad aumentare. Tra le ragioni del buon risultato del Sud, l’effetto traino dei servizi di informazione e comunicazione, le attività finanziarie e assicurative e le costruzioni, anche grazie agli strumenti di sostegno al lavoro come la decontribuzione, l’alleggerimento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro per i dipendenti. “La ripresa del Sud è una buona notizia per tutti”, ha commentato Rosario De Luca, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. “Sapere, poi, che a guidare la crescita sono i giovani fa presagire che qualcosa nel mondo del lavoro sta cambiando e potrebbe ancora cambiare, grazie anche ad alcuni recenti interventi normativi (come il Decreto Lavoro), che sanno intellegere la realtà e agire in nome delle nuove generazioni”.
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La Puglia è la Regione dove si rileva l’incremento più alto del tasso di
occupazione, passato da 44,6% del 2019 al 49,8% del 2023. Seguono la Sicilia (da 39,5% a 44%) e la Calabria (dal 38,2% al 42,8%). Tra i fenomeni riscontrati negli ultimi anni vi è la forte caratterizzazione demografica che ha riguardato principalmente le componenti più giovani e più adulte del mercato, gli estremi generazionali; in entrambi i casi l’incremento è stato del 14,8%.
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Fonte: Consiglio Nazionale Consulenti del Lavoro; foto di Tiger Lily
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