“Voglio essere ricordato per avere regalato almeno un’ora di divertimento a tutti, grandi e piccoli”. Sono le parole di Bruno Ferrin, un ex rappresentante di lieviti per pane che da anni si dedica alla costruzione del suo parco divertimenti in un bosco di pioppi nella provincia di Treviso. Ha iniziato nel 1969 saldando un’altalena, con il desiderio di far giocare i bambini intorno all’osteria appena aperta insieme alla moglie in un’area vicino al Piave. Oggi, a 87 anni, continua ad aggiornare le 50 giostre meccaniche che per funzionare hanno bisogno della partecipazione fisica di grandi e piccini perché, spiega Bruno, “il divertimento è maggiore se fai fatica. Alle sagre o nei parchi a tema si è passivi rispetto alle attrazioni. Qui si è attivi”.
Pur avendo studiato soltanto fino alla quinta elementare, dice di avere imparato con l’esperienza le leggi della meccanica e della dinamica che consentono alle giostre di funzionare senza l’utilizzo di energia elettrica. Tra le varie attrazioni del parco – a ingresso gratuito – si contano la teleferica, il pendolo, il tirapugni, il giro della morte e la ruota ispirata all’uomo vitruviano. Per le giostre più semplici Bruno utilizza materiali di recupero che assembla in officina mentre per lavori come la piegatura del ferro o la messa a terra delle opere si avvale della collaborazione di terzi.
Oggi il nipote Francesco lo affianca nella progettazione e manutenzione ma Bruno, che non ha intenzione di fermarsi, afferma “con tutte le idee che ho in testa potrei costruire giostre per almeno altri 50 anni”.
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Fonte: Osteria Ai Pioppi; Foto: Maurizio Camagna
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