I ricercatori della Tandon School of Engineering della New York University hanno compiuto un importante progresso nella tecnica di desalinizzazione dell’acqua, scoprendo una tecnica elettrochimica che può trasformare l’acqua di mare in acqua potabile senza produrre emissioni inquinanti e allo stesso tempo immagazzinando energia rinnovabile a prezzi accessibili.
Il sistema si chiama Redox Flow (RFD) e opera effettuando una divisione dell’acqua di mare in entrata nel sistema, scomponendola in due flussi: il flusso salinante e il flusso desalinizzante. Due canali aggiuntivi ospitano l’elettrolita e la molecola redox. Questi canali sono separati da una membrana a scambio cationico (CEM) o da una membrana a scambio anionico (AEM). La capacità intrinseca delle batterie a flusso redox di immagazzinare l’energia in eccesso durante i periodi di abbondanza e di scaricarla durante i picchi di domanda è la soluzione che permette di sopperire alle fluttuazioni del fabbisogno energetico dei processi di desalinizzazione. Nell’operazione inversa, quando la salamoia e l’acqua dolce vengono miscelate, l’energia chimica immagazzinata può essere convertita in elettricità rinnovabile. In sostanza, i sistemi RFD possono fungere da forma unica di batteria, catturando l’energia in eccesso immagazzinata da fonti solari ed eoliche.
Questa energia immagazzinata può essere rilasciata su richiesta, fornendo un’integrazione versatile e sostenibile ad altre fonti di energia elettrica, quando necessario. La doppia funzionalità del sistema RFD mostra un importante potenziale non solo nella desalinizzazione ma anche come contributo innovativo a soluzioni per produrre energia rinnovabile.
___________________
✔ VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
✖ BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit | sostieni Mezzopieno