La buona notizia del giorno
Il deserto del Sahara, notoriamente uno dei luoghi più aridi del mondo, sta vedendo un avanzamento della vegetazione e uno spostamento dei confini della sua zona più secca.
Il particolare fenomeno rilevato dai satelliti è caratterizzato da un aumento delle precipitazioni provocate dall’incontro dell’aria umida e tropicale proveniente dal vicino all’equatore con quella calda e secca proveniente dalla parte settentrionale del continente africano. Il fulcro di questo moto temporalesco, noto come zona di convergenza intertropicale, si sposta a nord dell’equatore nei mesi estivi dell’emisfero settentrionale e scende a sud dell’equatore durante i mesi caldi dell’emisfero meridionale. Negli ultimi anni e in particolare dal luglio dell’ultimo anno, questa zona si è spostata più a nord del solito, provocando forti precipitazioni nel Sahara meridionale, comprese parti del Niger, del Ciad, del Sudan e più a nord fino alla Libia. La conseguenza è che queste zone del deserto sono diventate da due a sei volte più umide di quanto sono normalmente.
Secondi i meteorologi, questo fenomeno non è passeggero ma il frutto di un cambiamento di lungo termine che sta modificando l’area. “La zona di convergenza intertropicale, che è la ragione del rinverdimento (dell’Africa), si sposta più a nord man mano che il mondo diventa più caldo”, spiega Karsten Haustein, ricercatore presso l’Università di Lipsia in Germania. Uno studio pubblicato su Nature ha scoperto che spostamenti più a nord in questa zona potrebbero verificarsi più frequentemente nei prossimi due decenni come conseguenza del riscaldamento ritardato della superficie e al ridotto assorbimento di calore dell’Oceano.
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Fonte: NASA; Nature; CNN; Mathew Barlow; immagine di Pxhere
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