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Pietro Aiuola

L’AZIENDA SALVATA DAI DIPENDENTI

 

 

A Piano Lago, in provincia di Cosenza, un’azienda specializzata nella produzione di schede e apparati elettronici, destinata a chiudere, è stata rilevata e salvata dai suoi lavoratori. Si è trattato del primo caso post pandemia di “impresa rigenerata”, un processo in cui i dipendenti diventano proprietari dell’azienda in cui lavorano.

 

 

A costruire la nuova Nextelettronica, sotto forma di cooperativa, sono stati sedici ex dipendenti della Freelink, azienda fallita per divergenze fra i soci della vecchia proprietà. I lavoratori hanno impegnato il loro Tfr e l’indennità di disoccupazione per ricostituire il capitale sociale e creare così una nuova azienda in cui proseguire il lavoro per tutti. “Eravamo passati da tre turni al giorno, sabato e domenica compresi, per fronteggiare le richieste, al fermo totale”, dice Pietro Aiuola, uno dei dipendenti che ha salvato l’impresa.

 

L’azienda impiegava 30 lavoratori assunti a tempo indeterminato, oltre a 70 lavoratori con contratti a tempo determinato, per realizzare tessere elettroniche. “Per i primi tempi abbiamo scelto di non pagarci gli stipendi ma di mandare avanti l’attività”. Dopo la pandemia molti hanno deciso di smettere di produrre in Cina e soprattutto per chi non ha volumi enormi, è in corso un movimento di ritorno in Europa e in Italia. 

 

 

“Occorre lavorare per produrre eccellenza altrimenti gli acquirenti vanno all’estero dove la mano d’opera è più economica” spiega Aiuola a Mezzopieno. Ora il lavoro non manca e il fatturato in crescita.

“Un tempo avremmo fatto uno sciopero, ora non abbiamo nessun altro se non noi con cui parlare e decidere. A noi sta la scelta. Abbiamo rotto il cordone ombelicale con la proprietà”, spiega Aiuola.

 

 

LE BUONE PRASSI MEZZOPIENO AL LAVORO 

Dal programma Mezzopieno per l’organizzazione positiva del lavoro

 

SUPERARE LA DICOTOMIA DIPENDENTE/PROPRIETARIO

 

 

Le imprese rigenerate, o workers buyout, sono il risultato dell’operazione di acquisto di una società realizzato dai dipendenti dell’impresa stessa; un percorso che ribalta le gerarchie e le dinamiche a favore del coinvolgimento e della presa di consapevolezza dei lavoratori.

 

Questa tipologia di operazione è nata negli Stati Uniti dove si è diffusa attraverso l’intervento dei fondi pensione. I lavoratori, al fine di non perdere l’occupazione e per salvaguardare le conoscenze e le esperienze, si riuniscono in cooperativa, prendendo in affitto o acquisendo l’azienda in cui lavorano, dal liquidatore o dal curatore fallimentare, a volte dal datore di lavoro stesso. Per farlo utilizzano propri risparmi e l’indennità di mobilità e possono accedere a fondi previsti in Italia dalla legge 49/85, conosciuta come legge Marcora. Questo approccio che aiuta a superare crisi o vertenze, trova supporto da parte del Ministero dello Sviluppo Economico (oggi Ministero delle Imprese e del Made in Italy) con finanziamenti a tasso zero e della Legacoop attraverso il Coopfond, fondo mutualistico per la creazione di nuove cooperative che fornisce anche il supporto di accompagnamento e affiancamento manageriale e per la gestione.

 

L’investitore istituzionale CFI (Cooperazione Finanza Impresa) interviene con un capitale pari a quello messo a disposizione dei lavoratori ed entra in società come socio sovventore, con lo scopo di promuovere la nascita e lo sviluppo di imprese cooperative di produzione e lavoro e di cooperative sociali.

 

Superare la distinzione tra lavoratore e imprenditore è un passaggio di grande maturità e di responsabilità che riporta il lavoro al suo valore originale di strumento di autorealizzazione. Andare oltre la separazione e la antica lotta di classe tra dipendente e proprietario, per realizzare un valore più alto, quello della collaborazione, è un passaggio fortemente evolutivo che possiede una grande energia e grandi potenzialità, con grandi opportunità di sviluppo nel contesto aziendale e del mondo del lavoro.

 


 

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Questa testimonianza appare su Mezzopieno News #42

 

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© MEZZOPIENO NEWS | TESTATA REG. TRIB. TORINO 19-24/07/2015

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