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Negli ultimi tre decenni, il tasso di mortalità globale standardizzato per età per suicidio è diminuito di quasi il 40%, da circa 15 decessi ogni 100.000 a 9 decessi ogni 100.000.

Per le donne, il tasso è diminuito di oltre il 50%, mentre è diminuito di quasi il 34% per gli uomini. A livello regionale, l’Asia orientale ha registrato il calo maggiore del 66%, con la Cina che ha segnalato il calo maggiore nella regione. Questi miglioramenti sono conseguenza degli interventi e politiche per la prevenzione intraprese da parte di governi e comunità.

Le principali azioni sono state intraprese per ridurre lo stigma che circonda il suicidio, creando strutture e che aiutano le persone che hanno pensieri suicidi a sentirsi al sicuro nel cercare aiuto. Affrontare l’isolamento sociale permette in molti casi di costruire una rete di persone in grado di fornire supporto emotivo. Altri interventi che hanno ridotto i tassi di suicidio vanno dal rafforzare i sistemi di supporto alla salute mentale, la creazione di linee telefoniche e luoghi di confronto di emergenza per affrontare le cause profonde del suicidio, come la promozione della stabilità economica, la violenza domestica o lavorativa, lo stalking, il miglioramento dell’accesso all’assistenza sanitaria per le persone affette da malattie croniche e l’ampliamento del trattamento per problemi di salute mentale e abuso di sostanze. In molti Paesi sono stati sviluppati programmi per le persone che hanno un rischio più elevato di suicidio, come i detenuti o gli abitanti delle nazioni con minore insolamento.

 

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