Nel Parco Nazionale Land of the Leopard in Russia è stata registrata la presenza di decine di esemplari di tigre dell’Amur e di almeno 30 individui adulti, la densità più alta di tigri mai stimata nei parchi russi.
“Dal minimo storico della popolazione nel 2010, le tigri stanno finalmente aumentando in gran parte dell’Asia meridionale, in Russia e in Cina e questa è una grande notizia anche per le altre specie minacciate con cui le tigri condividono l’habitat e anche per i milioni di persone che dipendono da questi ecosistemi”, ha dichiarato Stuart Chapman, ricercatore della Tigers Alive Initiative del Wwf.
Un secolo fa circa 100.000 tigri selvatiche vivevano sulla Terra; all’inizio del 21° secolo quel numero era crollato di circa il 95% a causa del bracconaggio dilagante e della distruzione dell’habitat. Storicamente le tigri una volta si estendevano ampiamente in tutta l’Asia ma negli ultimi decenni le popolazioni si sono ristrette a 13 Paesi. Nel 2010, quando la popolazione di tigri era scesa a soli 3.200 esemplari, i leader di questi Paesi si sono riuniti e hanno deciso di stabilire un obiettivo senza precedenti: raddoppiare il numero di tigri allo stato brado entro il 2022. Conosciuto come TX2 questo è uno dei programmi di recupero globale più ambiziosi mai intrapreso per una singola specie.
Il programma sta raggiungendo il suo obiettivo e incoraggia la collaborazione transfrontaliera attraverso un approccio strategico a lungo termine che struttura la protezione per l’ambiente in cui si trovano attualmente le tigri.
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Fonte: WWF – 21 marzo 2021
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