In diversi istituti superiori della provincia di Parma, in collaborazione con le mense per senzatetto della Caritas, è stata avviata un’alternativa costruttiva alla sospensione degli studenti indisciplinati con una funzione non meramente punitiva ma soprattutto educativa. L’ora di volontariato sta diventando una pratica che mette i ragazzi in condizione di sperimentare il servizio ai bisognosi come forma di riscatto e di comprensione degli altri.
Nella città emiliana i giovani delle scuole che incorrono in sospensioni disciplinari sono inviati a lavorare insieme ai circa 180 volontari che ogni giorno si adoperano per dare conforto a chi vive in strada. La mensa dei poveri è aperta tutti i giorni a pranzo e a cena e non è solo un luogo di distribuzione dei pasti, ma anche uno spazio di incontro e di aggregazione delle persone che instaurano relazioni, condividono pezzi di vita e cercano vie di uscita dalla loro condizione precaria. Prestare servizio in queste mense è per i giovani un’occasione per mettersi in discussione e ascoltare le persone accolte. “Grazie a un accordo con le scuole, abbiamo recuperato dei ragazzi attraverso l’incontro con i poveri. E in questo modo i ragazzi sono diventati nostri partner”, spiega Maria Cecilia Scaffardi della Fondazione Caritas Sant’Ilario.
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Fonte: Caritas Parma – 12 dicembre 2019
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